Non c’è una volta in cui, pubblicando una guida, non ci arrivino decine di e-mail di commento. Si tratta del miglior resoconto possibile sulla qualità del nostro lavoro.

I lettori, infatti, percepiscono la nostra imparzialità nel redigere gli approfondimenti, e ad onestà rispondono con altrettanta onestà.

A volte troppa, onestà.

È il caso di Roberta, una casalinga di Orbetello che ci ha scritto subito dopo aver pubblicato “Lo faccio da me – Curare la casa”, una guida esclusiva del Salvagente il cui scopo era informare i cittadini di tutte le possibilità alternative all’offerta commerciale per la pulizia degli ambienti domestici.

Si tratta di una guida che ha riscontrato grande successo per almeno due motivi:

1 – al suo interno vengono spiegati per filo e per segno i danni fisici che potrebbero occorrere a chi vive perennemente a contatto con determinati prodotti chimici, e quali sono invece le alternative naturali perfettamente sane ed efficaci.

2 – nella guida trova spazio un ampia spiegazione (e RICETTARIO COMPLETO) per creare deodoranti, detersivi, profumatori da ambiente e lucidatori per mobili semplicemente utilizzando QUELLO CHE ABBIAMO GIA’ IN CASA. In poche parole, molto spesso con del limone, aceto bianco e bicarbonato è possibile soddisfare le principali esigenze igieniche di un appartamento. Ovviamente con le dovute proporzioni e specifiche.

Questo sai cosa significa?

RISPARMIO, anzitutto. Che male non fa.

SALUTE, soprattutto. Se pensi che i detersivi che usi li respirano anche i tuoi figli e certi, credimi, non dovrebbero trovare spazio nemmeno nelle officine, figurati in un ambiente domestico.

SOSTENIBILITA’, tra le altre cose. Sei un patito dell’ambiente? Non lo sei? Non è importante, sono certo che converrai con me che provare a non deteriorare il nostro pianeta più di quanto non facciamo semplicemente vivendoci, magari utilizzando prodotti maggiormente sostenibili, non è certo qualcosa da sottovalutare.

Ecco, tornando al punto iniziale, Roberta ci ha scritto proprio in merito a questa guida. Solo che non si trattava di un ringraziamento o di un commento, bensì di una protesta.

Nell’e-mail Roberta chiedeva formalmente che l’abbonamento che ha sottoscritto prevedesse una clausola speciale: la consegna del materiale (rivista, guide, libri etc) doveva avvenire solo nelle sue mani, e mai in quelle di suo marito.

Era successo infatti che Tommaso, marito di Roberta, avesse ritirato per conto di sua moglie l’ultima uscita del Salvagente, contenente in quel mese anche la guida “Lo faccio da me – Curare la casa”. Incuriosito dalla grafica di copertina, aveva cominciato a sfogliare il manualetto, in attesa di consegnare tutto alla moglie una volta rincasata.

Quella guida era stata per Tommaso un’illuminazione. Lui, che non aveva mai nemmeno per sbaglio messo mano a un canovaccio, una scopa, una lavatrice.

Lui, fedele sostenitore della parità dei sessi ma anche della ripartizione dei lavori in casa; “tu ti occupi della pulizia, io della manutenzione. Ti prego, non sono capace di fare altro!” improvvisamente appassionato di trattamenti per il legno, deodoranti per ambiente, detersivi che non rovinano le mani etc

Nell’e-mail, in buona sostanza, Roberta ci accusava di aver sovvertito l’ordine delle cose in casa sua. Ora Tommaso pretendeva che venissero acquistati solo ingredienti naturali per realizzare detersivi e prodotti per l’igiene super sostenibili e soprattutto economici.

A Roberta questo non piaceva. Non tanto per le intenzioni, anzi, anche lei era felicissima di risparmiare e vivere in un ambiente più sano e più pulito senza imbottirsi di prodotti chimici e dannosi, però odiava che Tommaso avesse preso “spazio” in quelle che erano le sue competenze, privandola della possibilità di essere lei stessa  a prendere l’iniziativa e creare, un bel giorno, un profumatore all’essenza di limone che resiste nell’ambiente per oltre 24 ore (e senza alcool).

Insomma, inconsapevolmente abbiamo delegittimato Roberta del suo ruolo, e l’abbiamo fatto proprio per via dell’efficacia della guida. Fosse stata inutile, né lei né Tommaso avrebbero sentito il bisogno di modificare il loro precario equilibrio.

Non è la prima volta che riceviamo e-mail di “protesta” , anche simpatiche (forse ricorderai la storia di Tonino, che ti ho raccontato qualche settimana fa), ma per Roberta mi sono sentito in colpa.

Se leggerai anche tu questo post, quindi, voglio scusarmi con te Roberta! Speriamo di regalarti approfondimenti sempre efficaci ma, promettiamo, faremo in modo che non passino più sotto le “grinfie” di tuo marito!

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