Controllo periodicamente le statistiche del nostro mensile, e l’attenzione verso i nostri approfondimenti aumenta di giorno in giorno attraverso visite sul sito, acquisti in edicola e abbonamenti sempre maggiori.

Sono davvero orgoglioso del team che giorno e notte lavora esclusivamente nell’interesse dei consumatori, facendo inchieste in lungo e in largo con un solo, unico scopo: darti un buon servizio in termini di informazione, consigli, aiuto e supporto nella vita di tutti i giorni.

Sia chiaro, non ti sto dicendo questo perché sono preso da una fase di autocompiacimento, anzi. Anche perché, come ti ho detto, il Salvagente è un tesoro prezioso proprio perché sono preziose, e tantissime, le persone che vi lavorano all’interno dando un contributo di valore alla nostra rivista.

Il vero motivo per cui ho condiviso con te questi pensieri è un altro: il Salvagente nasconde un segreto che io stesso non conoscevo e che ho scoperto soltanto 20 giorni fa, per caso, parlando con una persona che lavora in redazione.

Questo segreto è strettamente legato alla considerazione che ho fatto all’inizio sul successo della nostra rivista. Tienila a mente perché ci tornerà utile fra qualche riga.

Ti giro il racconto esattamente come è stato riportato a me, e per farlo torniamo indietro nel tempo: 7 Luglio 2017.  

Il nostro vicedirettore confeziona per il Salvagente un interessantissimo approfondimento sullo zucchero e sui “dolci” in generale.
Non sto parlando del classico vademecum “mangia questo, non mangiare quello, questo fa più male, questo fa ingrassare, questo vai tranquillo” etc etc.

Di informazione del genere è pieno il web, serviti pure (a patto che non te la prenderai se scoprirai l’inattendibilità di certe notizie).

Parliamo di un reportage completo sul mondo degli zuccheri raffinati, su come incidono sulla nostra quotidianità e soprattutto su quella dei nostri figli (i maggiori consumatori di questo settore). Non solo, all’interno della guida ci sono informazioni precise e scientifiche sulle soglie di zuccheri da non superare, quali alimenti controllare con maggiore attenzione, quali alternative proporre per la merenda dei bambini e quant’altro.

Insomma, il classico lavoro in perfetto stile del Salvagente.

Beh, questa guida è uscita lo scorso settembre (come intuirai, lavoriamo con largo anticipo agli argomenti delle guide) ma ti assicuro che se non fosse stato per la dedizione di una persona in particolare, avremmo rischiato di dover rimandare la diffusione ai mesi successivi (chissà quando tra l’altro, visto che il nostro calendario per le guide di prossima uscita è pieno fino all’orlo!)

La persona che ha permesso la pubblicazione della guida sul consumo di zucchero è un ragazzo di nome Daniel, uno stagista che è stato in redazione per alcuni mesi, fino al giorno in cui ha deciso di accettare una proposta all’estero e trasferirsi subito prima dell’estate.

Insomma, non proprio la figura da cui ti aspetti maggior dedizione e attaccamento. Voglio dire, era qui da pochi mesi e la sua prospettiva era lontana dall’Italia.

Tuttavia mi è stato raccontato venti giorni fa che quel ragazzo, nelle settimane in cui era necessario organizzare la stampa della guida, si era prestato ben oltre quanto gli fosse richiesto per fare in modo che l’operazione andasse a buon fine. Sai, quando sei a ridosso del periodo estivo molto spesso puoi incontrare dei rallentamenti, delle sospensioni, degli slittamenti. È perfettamente normale. Avevamo un piano B, come sempre, quindi non sarebbe stato un grande problema, ma Daniel ci teneva che tutto andasse come previsto e quindi aveva chiesto, ed ottenuto, di monitorare e gestire i contatti per tutta la questione della guida sui dolci.

E così fu. E il giorno cui in redazione avemmo la conferma che la guida sarebbe stata stampata in tempo per l’uscita di settembre, era il ragazzo più felice del mondo.

Quando ho saputo questa storia, mi sono incuriosito. E sai cosa succede quando mi incuriosisco? Che devo approfondire.

Quindi ho chiamato Daniel.

Con una scusa qualsiasi gli ho chiesto come andava il suo nuovo lavoro, e con l’occasione l’ho ringraziato per il suo periodo in stage da noi, dove tutti lo ricordano con molto piacere. Cogliendo l’attimo, gli ho detto che avevo saputo del suo particolare interesse nel fare in modo che la guida dei dolci uscisse in tempo, e che ero curioso di conoscerne il motivo.

Quello che mi aspettavo era che fosse una questione di principio. Magari desiderava lasciare un ricordo buono di sé prima di trasferirsi. La sua risposta invece mi ha lasciato di stucco.

“Vedi Matteo, quello che fa il Salvagente non lo fa nessuno. Sai, un tempo ero obeso, mangiavo tantissimi dolci. Molti mi consigliavano delle diete, ma niente. Il mio migliore amico, invece, un bel giorno mi offrì un caffè, sfidandomi a berlo amaro.

Ovviamente accettai, e non lo trovai neanche così cattivo. Lui mi spiegò che gli zuccheri sono il principale nemico della salute e della forma fisica di tutti noi, e che per lo più sono una questione di abitudine.

Mi convinse a partire da lì, e a compiere piccoli passi ogni giorno per mangiare meglio, cominciando proprio dall’evitare abuso di zuccheri. Persi non so quanti chili e mi appassionai al concetto di mangiare sano.

Ecco, il Salvagente può essere come il mio migliore amico, ma per tutti i lettori e gli abbonati. Capisci poi che si tratta esattamente dell’argomento che riguardava il mio problema, ci tenevo troppo che ci fosse il mio contributo, anche se piccolo.”

Rimasi di stucco, lo ringraziai e lo salutai, sperando di rincontrarlo un giorno nei nostri corridoi.

Quello su cui ho riflettuto successivamente è proprio questo, e riguarda ciò che ti dicevo all’inizio: se i numeri del Salvagente crescono di giorno in giorno è principalmente perché ognuno di quelli che lavorano in redazione credono con tutte le loro forze nell’importanza di certe informazioni.

In ognuno dei giornalisti della rivista c’è un “Daniel” che, per esperienza personale o meno, sa che fare del bene alle persone è possibile, a cominciare da piccoli consigli.

A cominciare da una guida sul consumo eccessivo di zuccheri.

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